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TEST EAV

TEST BIOENERGETICO PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE INCOMPATIBILITA’ ALIMENTARI

 

 

Generalità

 

Il test bioenergetico di compatibilità alimentare viene effettuato tramite uno strumento di controllo e rilevazione diagnostico biomedico:

l’EAV (Elettro-Agopuntura secondo Voll), strumento di biorisonanza eltto-fisio-magnetico.

 

L’attuale letteratura scientifica fornisce un elenco di varie patologie, oltre che le terapie, risolte positivamente dall’individuazione e conseguente eliminazione dalla dieta degli alimenti non tollerati o tollerabili, dimostrando come il fenomeno possa esser generalizzato e investire ogni singola struttura del corpo umano. Infatti, oltre alle patologie tipicamente allergiche, sono documentati risultati positivi (con diverse percentuali) nelle seguenti malattie:

 

  • nevrosi, depressione, labilita’ di umore, crisi neurovegetative, disturbi psichici
  • cefalee, emicranie, nevralgie, vertigini, crisi convulsive
  • ipertensione, tachicardia, angina, crampi arti inferiori
  • obesita’, dismetabolismo
  • ipo e ipertiroidismo, sterilita’, amenoreea, dismenoreea
  • ulcera gastroduodenale, colite ulcerosa, colon irritabile, costipazione, diarrea, dispepsia, morbo di crohn, afte
  • insufficienze renali, cistiti croniche, enuresi, perdite vaginali
  • artriti, artrosi, mialgie, sclerosi
  • psoriasi, acne, dermatiti, orticaria

 

Le tossine intestinali (cataboliti tossici della digestione) che si formano durante i processi di intolleranze alimentari hanno organi bersaglio specifici, una volta assorbiti nell’intestino e passati nel circolo sanguigno.

 

Circa il 60% delle cellule immunitarie del nostro organismo sono individuate a livello delle pareti intestinali, e le stesse protette in ambiente intestinale dalla flora batterica. La flora batterica intestinale così gioca un ruolo cardine nella corretta funzione digestiva e di controllo immunitario localizzato (enterico), rivestendo un ruolo importante per la nostra salute. Difatti:

 

  • sintetizza le vitamine b1 e b 12, acido folico, acido pantotenico
  • metabolizzano ormoni steroidei ed acidi biliari
  • permettono di digerire i grassi
  • regolarizzano il materiale fecale ed i gas intestinali
  • producono antibiotici naturali e sostanze antibatteriche naturali
  • predigeriscono i cibi e facilitano l’assorbimento dei nutrienti
  • modulano il funzionamento del nostro sistema immunitario

 

Il fenomeno della disbiosi intestinale, cioè della alterazione della flora batterica a livello di Colon (tratto intestinale), deve essere analizzata con molta attenzione per evitare l’insorgere e/o il proliferare di spiacevoli patologie. E’ evidente che un controllo di eventuali intolleranze alimentari riveste importanza primaria per mantenere l’intestino sano, la flora batterica attiva e in popolazione costante (circa 400 ceppi albergano il Colon)
per non incorrere in patologie che provocherebbero stress bio-fisiologici.

 

Cause

 

La chimica è entrata imponentemente a livello agricolo, nella catena alimentare, scarichi industriali, rifiuti e anche in terapie mediche. Accresce sempre di più il fenomeno di patologie vascolari, infarti, ictus, malattie del metabolismo digestivo, malattie dell’apparato gastro-enterico, disordini psichici, patologie degenerative ed allergiche. L’uomo diventa il bersaglio finale della chimica da noi stessa prodotta.

Questi messaggi patologici sono dovuti al cambio strutturale e naturale dell’ambiente, inquinamento delle acque, e piogge acide, attribuite soprattutto a fenomeni di tossicologia piuttosto che di allergia ed intolleranza, diretta conseguenza di assuefazione sostanze chimiche che quotidianamente si assumono con gli alimenti. Pian piano l’equilibrio (omeostasi) del nostro corpo, sia fisiologicamente che biochimicamente,  ambia verso le sostanze tossiche o intossicanti con alterazione dei sistemi fisio-biologici.

 

L’esposizione duratura e subdola provoca un mal funzionamento del sistema immunitario, fase apparentemente asintomatica, che dopo un  eriodo variabile da soggetto a soggetto, causa:

 

  • reazione mediata da IgE – risposta allergica
  • reazione cutanea
  • edemi
  • raffreddori
  • asme
  • infiammazioni
  • intolleranze

 

Spesso però le reazioni tossico-allergiche ad una sostanza contenuta in un alimento possono presentarsi in maniere mascherata e silente: l’assunzione quotidiana di un alimento provocante l’intolleranza non sarebbe mai sospettata esser la causa dei disturbi, anche cronici.

Per eliminare tutti i disturbi si elimina l’alimento dalla dieta completamente, e dopo un tempo necessario di smaltimento delle tossine, di regola da 4 a 7 giorni, i sintomi spariscono gradualmente.

 

 

 

EAV e Diagnosi Funzionale

 

Il metodo di ricerca diagnostico dell’EAV per le intolleranze alimentari e intolleranze da alimenti viene effettuato sul principio dell’agopuntura e quindi dei meridiani cinesi, ove il Dr. Reynard Voll ha studiato, ricercato, e trovato i punti imputabili alla bioenergetica degli organi che sottoposti a stress da alimenti intollerabili, provocano una vera e propria alterazione della biologia, fisiologia, ed elettrochimica degli organi stessi.

Misura tramite elettrodi la bioenergetica che gli alimenti provocano come risposta alle tossine che alcuni cibi provocano.

I test che si possono esser effettuati con tale apparecchio biomedico sono

 

  • Bioenergetica fisiologica
  • Bioenergetica degli alimenti
  • Metalli pesanti
  • Virus
  • Batteri
  • Disbiosi (alterazione della      flora batterica intestinale)
  • Prodotti fermentazione      batterica
  • Bioenergetica degli organi
  • Diagnosi funzionale
  • Diagnosi emozionale (nervosa)
  • Stress vari

 

 

Definizioni

 

Allergia alimentare – mediata tramite sistema immunitario (cellulo-mediata) con reazione e produzione di anticorpi: IgE. I sintomi si presentano con l’assunzione anche di piccolissime dosi di alimento e si manifestano in pochi minuti. Possono avere anche intensa gravità.

 

Intolleranza alimentare è legata alla quantità di alimento assunto nel singolo pasto o nel tempo di assunzione dell’alimento. Non provoca alcuna risposta immunitaria.  Viceversa l'intolleranza provoca una vera e propria intossicazione, cronica, con alterazione delle funzioni enzimatiche che metabolizzano quel particolare alimento, che come conseguenza provocano un cattivo assorbimento di quell'alimento stesso e/o provocano un'alterazione fisiologica della flora batterica intestinale. La risposta tossica, talvolta si presenta come quelle delle reazioni allergiche, è direttamente proporzionale alla quantità di cibo ingerito e alla presenza dell'additivo che provoca la risposta tossica

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